Fumo passivo e bambini: un pericolo silenzioso
- DrMarcoAlbertoMoioli
- 22 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Fumo passivo e bambini: un pericolo silenzioso
Quando pensiamo al fumo, spesso ci concentriamo sui danni che può provocare a chi ha la sigaretta tra le dita. Ma troppo spesso dimentichiamo le vittime più vulnerabili e indifese: i bambini.
Il fumo passivo è l’insieme delle sostanze inalate da chi si trova nelle vicinanze di un fumatore. Contiene oltre 7.000 sostanze chimiche, di cui almeno 250 sono dannose e più di 70 cancerogene. E nei bambini, i danni sono ancora più gravi.
👶 Perché i bambini sono più vulnerabili?
Il sistema respiratorio dei più piccoli è ancora in fase di sviluppo. Le vie aeree sono più strette, i polmoni più piccoli e il sistema immunitario meno maturo rispetto a quello di un adulto. Inalare fumo, anche per brevi periodi, può causare:
Otiti ricorrenti
Bronchiti e polmoniti
Peggioramento di asma e allergie respiratorie
Ritardi nella crescita polmonare
Aumento del rischio di morte improvvisa del lattante (SIDS) nei neonati
🚭 Non basta fumare in un’altra stanza
Il fumo si deposita su vestiti, mobili, tende e perfino sulla pelle: questo fenomeno si chiama “fumo di terza mano”. Un bambino che gioca sul divano dove si è fumato o viene tenuto in braccio da un adulto che ha appena fumato, può assorbire sostanze tossiche anche ore dopo che la sigaretta è stata spenta.
🛡️ Cosa possono fare i genitori?
Non fumare mai in casa o in auto, neppure con le finestre aperte.
Lavarsi le mani e cambiarsi i vestiti dopo aver fumato.
Sensibilizzare familiari e amici a non fumare in presenza dei bambini.
Cercare supporto per smettere di fumare: farlo è un atto d’amore verso se stessi e i propri figli.
Proteggere i bambini dal fumo passivo è un gesto semplice, ma fondamentale. Ogni sigaretta in meno è un respiro in più per loro.
📎 Per approfondire:👉 Ministero della Salute – Fumo e bambini
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